L’approvazione dell’Autonomia Differenziata da parte del Governo, prima di avere definito i LEP, viola la Costituzione e mette a rischio l’Unità Nazionale

Il Governo ha approvato l’Autonomia Differenziata
Di Nicola Bono
Ma come può il governo adottare l’Autonomia Differenziata senza prima avere approvato i costi standard dei LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni)? E questa fuga in avanti, che di per se costituisce un pericolo per il corretto iter della legge a garanzia della volontà di evitare cittadini di serie A e B, cos’è se non un grazioso tributo elettorale alla Lega? Ma si può fare propaganda elettorale con provvedimenti legislativi fondamentali e mettendo a rischio i diritti dei cittadini?
Molti non hanno ancora capito l’importanza dell’Autonomia Differenziata e l’esigenza di seguire con estrema puntualità, come sancito dalla Costituzione, l’iter formativo della norma, unica garanzia per assicurare equità e parità nei diritti di tutti gli Italiani, qualunque sia la Regione di appartenenza, pena la spaccatura del Paese.
Libertà Sicilia ha pubblicato ieri il mio articolo che chiarisce questi temi e che non a caso si conclude con queste parole:
C’è da auspicare che fino a quando non saranno realizzati questi adempimenti propedeutici, nessun Consiglio dei Ministri approvi alcunché, perché ogni fuga in avanti in materia sarebbe ragione di sospetto sulle vere intenzioni che si vogliono perseguire e, conseguentemente una minaccia alla unità Nazionale.
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